Torrens

Non c’è veliero che sulle rotte commerciali australiane possa vantare un curriculum migliore del meraviglioso Torrens.
Per anni fu la nave preferita dai passeggeri in partenza da Londra per Adelaide, e benchè in quell’epoca avessero costruito diversi magnifici clipper in ferro, fra i quali spiccava l’Harbinger, sopratutto con lo scopo di far ammainare la bandiera del Torrens, esso rimase il veliero più famoso e preferito sulle rotte dell’Australia meridionale sino a quando la vendettero agli italiani.
Costruito nel 1875 da James Laing di Sunderland su commessa del capitano H. R. Angel, che in precedenza aveva comandato il Glen Osmond e il Collingrove, varato nell’ottobre dello stesso anno, aveva una stazza lorda di 1335 tonnellate ed una stazza netta di 1276, era lungo circa 222 piedi, largo 38 piedi ed un pollice, con un puntale di poco più di 21 pollici.
Lo scafo era di costruzione composita, ed il capitano Angel contribuì alla sua progettazione.
In effetti, il suo scafo poteva paragonarsi a quelli di clipper come il Thermopylae e il Cutty Sark, fatto com’era di ottimo teak fissato sulle ordinate di ferro.
L’alberatura era molto alta, col pennone di controvelaccio alla maestra.
Fu anche uno dei ultimi velieri a conservare il piano velico con le pennole dei coltellacci, e conservò i coltellacci di parrocchetto molto tempo dopo che tutti i clipper impegnati sulle rotte australiane li avessero eliminati.
Nonostante avesse la prua tanto affinata, il Torrens fu un veliero dalle splendide qualità marine ed uno dei più asciutti fin li costruiti, anche quando faceva rotta verso levante nelle basse latitudini, quando non era raro che percorresse 300 miglia al giorno, e i suoi passeggeri potevano passeggiare e fare attività fisica all’aperto su un ponte asciutto.
Ma non fu nei “quaranta ruggenti” che il Torrens effettuò i suoi viaggi migliori.
Nelle latitudini elevate le sue prestazioni non erano risultate migliori di quelle della maggioranza dei clipper lanieri, mentre nelle latitudini fra i tropici guadagnava terreno potendo raggiungere velocità straordinarie anche con bave di vento.
In queste situazioni non era affatto eccezionale che superasse clipper famosi come se fossero all’ancora, e i suoi ufficiali affermavano che, anche con le vele completamente afflosciate, potevano sempre fare due o tre miglia all’ora.
Il percorso massimo che riuscì a realizzare nelle 24 ore, sotto il capitano H. R. Angel, che lo comandò per quindici viaggi, fu di 336 miglia, e la massima velocità oraria che riusci a conseguire, sempre secondo il capitano fu di 14 nodi.
Nel 1897 sotto il capitano Falkland Angel, figlio del precedente, riusci a percorrere 470 miglia in un giorno, ed ad raggiungere una velocità massima di 16,5 nodi .
Il Torrens era stato progettato espressamente per il trasporto di passeggeri, e il suo cassero, il cui inizio era appena a poppavia dell’albero di maestra, era lungo 80 piedi.
Fatta eccezione per le famose Loch, fu l’ultimo veliero a trasportare passeggeri sulle rotte australiane.
Sotto il capitano H. R. Angel il Torrens si dimostrò un veliero particolarmente fortunato; stabili il primato del viaggio più veloce, e mai eguagliato, che fosse mai stato fatto fra Plymounth e Adelaide, da porto a porto, con una traversata che era durata appena 64 giorni, la media degli altri viaggi era di 74 giorni.
Quando il capitano Angel smise di navigare, nell’autunno del 1890, passò le consegne al capitano W. H. Cope, ma la buona fortuna che aveva sempre arriso al clipper parve finita fuori bordo assieme al vecchio capitano.
Non c’è dubbio che quella buona stella fosse dovuta soprattutto al tatto e alle capacità di Angel, che oltre ad essere un grande marinaio, pieno di coraggio e di risorse, teneva in gran conto la disciplina; tuttavia non era un borioso, e sotto di lui il Torrens fu sempre un veliero felice.
Il primo viaggio sotto il comando del capitano Cope fu sfortunato in quanto a causa di una tempesta il veliero subi gravi danni e dovette puntare su Pernambuco per le riparazioni.
Nei successivi viaggi fu imbarcato come primo ufficiale il futuro scrittore Joseph Conrad.
Come ufficiale era ben voluto e rispettato, dicevano i marinai di lui: i suoi modi coi suoi uomini erano generalmente calmi, ma alzava la voce eccitandosi quando le cose andavano male o non procedevano con quella sollecitudine che lui desiderava.
Nel 1896 prese il comando il capitano Falkland Angel, figlio di H. R. Angel.
L’ultimo viaggio, sfortunato, del Torrens sotto la bandiera inglese avvenne nell’aprile del 1903.
A quell’epoca il Torrens incominciava a diventare oneroso per la manutenzione, e sia pure con molta riluttanza, il capitano Angel decise di venderlo ad una agenzia italiana .
Il passaggio di bandiera non fu fortunato.
Il Torrens , nel primo viaggio sotto bandiera italiana, fini in secca, e dopo averlo rimesso a galla decisero che non valeva le spese necessarie per le riparazioni, tuttavia i demolitori genovesi rimasero tanto colpiti dalla bellezza del veliero che la fecero riparare lo stesso facendogli riprendere il mare.
Ma nel 1910 , per un errore di manovra, il clipper si incagliò nuovamente; il veliero venne rimesso a galla e questa volta fini nelle mani dei demolitori e la sua sorte fu segnata.

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