La baia

Non è facile,come sembra, scegliere la baia dove ancorarsi per la notte. Per decidere il posto più sicuro dove ridossarsi occorre valutare con attenzione la meteo e il tipo di fondale. Una cosa da non dimenticare mai è che la miglior protezione dal vento sono gli alberi. Infatti una costa bassa e brulla ripara dal mare ma non dal vento. D’estate quando il tempo è buono “tutto” va bene, ma è in vista di un peggioramento che la scelta si fa più complessa. Per prima cosa la lettura della carta nautica diventa di fondamentale importanza, solo lì possiamo trovare indicazioni sulla morfologia del fondale. Come sappiamo gli unici a garantire affidabilità di tenuta delle ancore sono la sabbia e il fango, in particolare quello compatto. Gli altri tipi di fondale vanno bene solo con tempo buono. A questo punto dobbiamo fare una ricognizione della baia a velocità ridotta in modo da renderci conto delle distanze dalla costa, dagli ostacoli e dalle eventuali altre barche. Bisogna posizionarsi sempre in modo di avere la possibilità in caso di temporale di abbandonare rapidamente l’ancoraggio ed addirittura in caso di ancora incattivata, essere preparati a lasciarla sul fondo, avendo collegato alla catena una sagola con il galleggiante per il successivo recupero. Quando si cala l’ancora bisogna calcolare la distanza e il raggio di rotazione della nostra barca e di quelle che ci sono vicine tenendo conto delle lunghezze di catene calate in mare. Una volta data la quantità di catena necessaria (che varia da cinque a sette volte la profondità), occorre verificare la tenuta dell’ancora a marcia indietro aumentando gradatamente i giri. Il temporale estivo può arrivare a volte inaspettatamente e, seppure di breve durata, può essere molto violento, con forti groppi provenienti da imprevedibili direzioni. Questo è un evento da tenere molto in considerazione in quanto è stato causa di parecchi naufragi. Una volta un violento temporale sorprese una quindicina di barche ormeggiate in una baia, quasi tutte dovettero salpare perchè le ancore non tenevano, una non fece in tempo a farlo e fini sugli scogli affondando, un paio restarono all’ancora e riuscirono a resistere aiutandosi col motore e col timone per tenere la prua al vento che girava repentinamente. Un consiglio che mi sento di dare è quello ,in caso di temporale, di salpare subito e posizionarsi al largo attendendo che le condizioni meteo migliorino.

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