Herzogin Cecilie

L’Herzogin Cecilie è un veliero armato a palo costruito nel 1902 da Rickmers Schiffbau costruito in Germania, lungo 102 metri e largo 14 metri con una velatura complessiva intorno ai 4000 metri quadrati. L’Herzogin Cecilie , che prende il nome della duchessa Cecilie di Mecklemburg, è stato uno tra i più veloci e gloriosi velieri della storia, infatti in una traversata riuscì a raggiungere addirittura i 21 nodi di velocità. A differenza delle altri navi tedesche del periodo che avevano gli scafi colorati di scuro, lo scafo dell’Herzogin Cecilie era bianco. In uno dei tanti viaggi effettuati stabilì un record, nel 1903 percorse la rotta da Portland (Oregon) a The Lizard (Inghilterra) passando da Capo Horn in soli 106 giorni. Finita la prima guerra mondiale il veliero fù ceduto alla Francia per saldare i debiti di guerra e poco dopo acquistato dall’ armatore Finlandese Gustaf Erikson. La maggior parte delle rotte percorse dai velieri erano dall’Australia all’Europa o meglio alle isole Britanniche e venivano fatte nello stesso periodo. Ogni veliero cercava di arrivare prima degli altri in modo da poter vendere il proprio carico ad un prezzo maggiore, questo ha generato la nascita di vere e proprie gare con relative scommesse. Una delle più famose gare è quella del grano, dal Sud dell’Australia a Falmouth in Cornovaglia. L’Herzogin Cecilie vinse questa gara ben otto volte sulle undici disputate. Un’altro episodio che rese famoso l’ Herzogin Cecilie avvenne nell’ottobre del 1934 durante una navigazione dall’Irlanda all’Australia, incontrò un piroscafo inglese, che, per mostrare la supremazia ormai affermata del vapore sulle vele, diede l’ordine in macchina di avere la massima potenza disponibile. Sul veliero comandante ed equipaggio erano di diverso parere e cercarono di fare del loro meglio per contrastare il piroscafo, tanto più che si navigava con vento a favore. Nel puro spirito marinaresco tra le due navi si ingaggiò una sfida in velocità. Spiegate tutte le vele mentre il vento rinforzava sui 40 nodi l’ Herzogin Cecilie raggiunse presto i 16 nodi, ci volle poco a raggiungere ed affiancare il piroscafo e piano piano la sua prua si portò davanti a quella del piroscafo fino a superarlo definitivamente. Da bordo della nave a vapore il comandante diede l’ordine di lanciare tre fischi con la sirena in segno di cavalleresco riconoscimento della supremazia dell’equipaggio del veliero e ammainò la bandiera nazionale in segno di saluto. Da bordo del veliero risposero ammainando a loro volta la bandiera nazionale. La sfida era terminata e le due navi ripresero ciascuna la loro rotta. Il 25 aprile 1936 rientrando dall’Australia a causa di una fitta nebbia l’ Herzogin Cecilie andò a schiantarsi sulle rocce della scogliera di Bolth Head sulla costa meridionale del Devon. Una volta scaricato il carico lo scafo fù trainato vicino a Salcombe dove si arenò. Il 18 gennaio 1939 il veliero si capovolse e affondò in sette metri d’acqua. Molti degli arredi della nave furono recuperati e sistemati in un piccolo museo a casa della famiglia Sven Eriksson Pellas, mentre la cabina del comandante splendidamente restaurata si trova nel Museo Marittimo a Mariehamn in Finlandia.

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