Entrobordo o fuoribordo

Dopo aver visionato “da vicino” l’evasion 22 con entrobordo diesel, e in concomitanza di un evento poco felice ho deciso di cambiare tipologia di barca ma sempre della medesima dimensione. Inizialmente avevo puntato su una barca con motore entrobordo diesel, ma ora penso di preferire una con il motore fuoribordo a benzina. Secondo me il motore entrobordo, in particolare su una barca piccola, ha più svantaggi che vantaggi rispetto ad un fuoribordo e più precisamente: Svantaggi : 1) E’ più costoso, mediamente tre volte tanto a parità di potenza. 2) E’ più complicata e costosa la manutenzione/affidabilità per via dell’impianto di raffreddamento, trasmissione, asse elica (sail drive), impianto elettrico etc. 3) Maggiore attrito dell’elica immersa soprattutto se a pale fisse(1/2 nodo di velocità in meno). 4) Il rischio di cime o buste impigliate nell’elica. 5) E’ più complicato e costoso riparare il motore in caso di avaria. 5) Nel caso di urto frontale l’elica o il piede non hanno protezione e non si possono sollevare. 6) Se manca la corrente elettrica è impossibile metterlo in moto. 7) Quando c’è mare grosso si può fermare sia perchè ha aspirato dell’aria sia per il rimescolamento dei fondi del serbatoio che vanno a intasare filtri ed iniettori. I vantaggi : 1) Non c’è la possibilità che l’elica esca fuori sulla cresta dell’onda ed entrare in “cavitazione”. 2) Minor consumo e minor costo del carburante. 3) Forse più comodo da usare in navigazione. Per quanto riguarda la velocità di crociera non penso ci siano grandi differenze. Altro al momento non mi viene in mente, ma penso che sia più vantaggioso dotare una barca a vela con il motore fuoribordo. Per la cronaca l’inventore del fuoribordo fu l’ingegnere norvegese-americano Ole Evinrude che nel 1906 progettò il motore da applicare all’esterno. Nel 1911 assieme alla moglie Bess Cary fondò l’industria che ancora oggi porta il suo nome.

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