Winch

L’invenzione del winch, che in italiano si dice verricello, ha semplificato la vita a bordo sulle barche a vela. Il winch non è altro che un argano complesso composto da ingranaggi, sfere e manovella. Questo attrezzo fù inventato intorno alla fine dell’ottocento dal designer americano nato a Boston Nathanael Greene Herreshoff. Tutto nacque nel momento in cui lo stesso Herreshof progettò e costruì il Reliance nel 1903. Questa barca a vela è stata il più grande defender che abbia mai partecipato ad una sfida di Coppa America. Su questa barca tutto era gigantesco; lo scafo era lungo 60 metri e largo poco meno di otto metri, l’albero arrivava a 61 metri ed il tangone addirittura era lungo 26 metri, mentre per poterla governare ci volevano sessantaquattro uomini di equipaggio. La superficie velica di circa millecinquecentoundici metri quadrati, richiese particolari e innovativi accorgimenti per essere manovrata. Uno di questi fù appunto il winch, un piccolo argano verticale realizzato in bronzo, con ingranaggi a cricco, cuscinetti a sfera ed azionato da una manovella. Sul ponte ne furono montati nove per regolare il fiocco, servire le drizze e le sartie volanti. Naturalmente visto il successo ottenuto gli stessi winch furono montati sui successivi defender come il Resolution, l’Enterprise il Rainbow etc, ancora per molti anni. Per la cronaca il Reliance difese con successo la Coppa America nel 1903 ed è stata demolita nel 1913. La sua carriera agonistica fu straordinariamente breve ed imbattuta. Sconfisse il suo sfidante di Coppa america Sir Thomas Lipton su Shamrock III, progettato da William Fife, in tutte e tre le gare con un tale margine nella terza prova che Shamrock III fu costretta a ritirarsi.

 

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