Mal tempo navigare al largo

In caso di mal tempo navigare al largo o sotto costa può diventare una decisione difficile.
Rifugiarsi verso la costa quando le condizioni del tempo si fanno minacciose è una reazione istintiva ma non giudiziosa.
Le ragioni che sconsigliano di rimanere sotto costa se non per raggiugere un porto o per cercare un ridosso sono parecchie.
Prima di tutto bisogna ricordare che in prossimità della costa, specialmente dove il fondo si abbassa molto lentamente , il moto ondoso si amplifica provocando maggiore disagio.
I fondali bassi, ad esempio, possono presentare pericoli maggiori per improvvisi rialzi del fondo o per ostacoli sommersi.
Anche con fondali profondi, la vicinanza della costa determina spesso dei rialzi del fondo specialmente sul prolungamento di formazioni montuose.
In prossimità della costa il vento può subire salti improvvisi e il mare può essere soggetto a correnti anche violente.
Sotto costa inoltre non è facile assumere andature come la cappa.
La regolazione delle vele al largo non deve essere così attentamente controllata da garantire l’assoluta immobilità.
Gli ampi spazi intorno permettono uno scarroccio anche consistente senza pregiudicare la sicurezza.
Sotto costa scarrocciare può essere pericoloso e richiede un controllo costante.
Lontano dalla costa i problemi di governo dell’imbarcazione hanno un margine di tempo maggiore per essere risolti prima che la barca,non potendo manovrare, corra il rischio di essere spinta sugli scogli o sulle spiagge.
E’ dunque pienamente giustificato preferire il largo in situazioni difficili piuttosto che la costa.
L’unico punto a favore della navigazione sotto costa è quello, più che altro psicologico, che nel caso si debba abbandonare la barca la spiaggia o la riva sono più vicine.
Questa vicinanza dà però una falsa sicurezza: non è detto che la breve distanza che separa dalla costa sia superabile, infatti se la costa non consente l’atterraggio a causa , ad esempio, di scoglire.
Conviene tenere al sicuro la barca al largo affidandole la propria sicurezza anzichè aspettarsela da un rifugio che potrebbe in seguito dimostrarsi una trappola.
Conviene sempre tenersi in mare aperto per superare le cattive condizioni meteorologiche, se non c’è la possibilità di raggiungere un porto sicuro o un buon ridosso, oppure attendere i soccorsi.
Lasciare che la barca galleggi assumendo l’assetto migliore per ridurre il disagio richiede molta tenacia e capacità di sopportazione che sommata ad una buona dose di pazienza riduce i pericoli.

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