Il windsurfer

Non tutti i circoli velici hanno la “fortuna” di avere tra i loro soci il windsurfista (conosciuto anche come winsurfer e talvolta surfer). Con il tempo buono e’ difficile incontrarlo, si muove da solo o in piccoli gruppi, i primi appaiono come d’incanto al primo accenno di vento per poi aumentare esponenzialmente con l’aumento dell’intensità del vento. Mi ricordano le marmotte in montagna, quando il tempo e’ buono sono impossibili da vedere appena le condizioni peggiorano escono da tutte le parti per rifugiarsi nelle loro tane. Attento con il suo smartphone a monitorare la situazione meteo, pronto a spostarsi nelle zone vicine al primo segno di ventone. Sempre disponibile ad uscire quando il “vento” chiama interrompendo qualsiasi relazione interpersonale (compagna compresa). Alle volte quando è in astinenza (di vento chiaramente) diventa incontrollabile, incomincia a srotolare una vela a montare, smontare, controllare la tensione poi una seconda via via fino a che non si sente appagato. Il “corredo” di ogni surfer che si rispetti è grandioso, dagli innumerevoli alberi ai boma alle tavole piuttosto che hai trapezi, per non parlare delle vele tutte colorate di ogni dimensione adatte ad ogni tipo di vento e mare. Sempre pronto ad aiutare “l’economia” interna ammodernando e sostituendo sistematicamente l’attrezzatura, soprattutto le vele per la gioia dell’aziende produttrici. Da quando il signor Newman Derby nel 1948 lo ha creato, il windsurf  ha subito una notevole evoluzione negli anni e il winsurfer…………

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