Al timone

Navigare al timone di una barca a vela controvento è l’abilità di integrare informazioni ottenute da fonti diverse con la capacità di sentire le reazioni della barca.
Il timoniere di una barca a vela a dislocamento dovrebbe timonare stando sul lato sopravento sia che usi il timone a ruota che quello a barra.
I migliori velisti solitamente timonano stando sul lato sopravento, perchè da questa parte possono vedere le onde, sentire il vento sul viso, misurare la pressione sul timone e l’angolo di sbandamento della barca relativamente all’orizzonte oltre a rimanere fuori dal canale di vento esistente tra la randa ed il fiocco.
Quando si timona bisogna trovare una buona posizione la più comoda possibile.
Su una barca con la ruota è meglio rimanere in piedi sopravento ad essa con il corpo parallelo alla linea di centro barca in modo da poter osservare i filetti del fiocco o del genoa senza problemi.
Quando il timone è a barra o con una prolunga è difficile timonare in piedi, perchè quando si alza la barra si perde il vantaggio meccanico di questo tipo di timone.
Siccome usando la prolunga ci permette di sedersi sul bordo, ci si sieda dove più si è comodi e nel punto in cui si ha una miglior veduta.
Su una deriva, la posizione, la disposizione del peso e la comodità del timoniere sono fattori importanti; spesso si deve sacrificare la posizone ideale per timonare ad un miglior bilanciamento della barca e maggior velocità.
E’ meglio tenere la prolunga del timone con la mano posteriore portandola davanti a sè come se fosse un microfono: in questo modo si fa leva sul timone ed il braccio si stanca meno di quanto si stancherebbe se lo si tenesse dietro di sè.timonare

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