Saturnina Fanny

La Saturnina Fanny assieme alla gemella Australia fu tra i più famosi corsieri italiani dell’ultimo periodo velico, era di proprietà di Giuseppe ed Enrico Bacigalupo di Chiavari e venne varata nel 1891 nel cantiere Odero di Sestri Ponente.
L’ingegnere navale Fabio Garelli di Genova si occupò di modificare in parte i piani di costruzione della nave progettata dal Tappani.
Per quanto riguarda le dimensioni ; era lunga 73,95 metri, larga 11,50, mentre il bompresso era lungo 6,45 metri.
Per quanto riguarda il dislocamento aveva una stazza lorda di 1594 tonnellate, con una portata di 2500.
Entrambe armate a tre alberi a vele quadre con il bompresso in composito e velacci semplici riuscirono velieri di eccellenti doti marine ed ottima velocità.
La Saturnina Fanny, varata il 4 febbraio del 1891, ebbe per primo comandante il capitano Filippo Zerega di Chiavari.
Con carico di marmo in lastre giunge a New York in 61 giorni e quindi in 106 giorni e con cassette di petrolio a Batavia.
Riparte carica di zucchero per Greenock e successivamente a New York ancora petrolio per Giava.
L’otto agosto 1893 salpa da Bangkok con zucchero nuovamente per Brema, ove trentacinque mesi dopo la prima partenza da Genova conclude la sua prima campagna oceanica.
Nel porto tedesco il capitano Zerega sbarca e gli succede il capitano Giuseppe Chiozza di Genova, che comanderà la nave per i successivi cinque anni.
Per ben tredici anni fu comandata dal capitano Rolando Perasso di Chiavari e dal figlio.
Dopo altre campagne alle indie Orientali, disarma in Genova il 28 gennaio 1904.
Capitan Rolando ha ormai oltre quaranta anni di navigazione con oltre una ventina di rimontate di Capo di Buona Speranza ed una decina di Capo Horn, un meritato riposo lo attende a Chiavari.
La nave viene affidata al figlio il capitano Francesco Amerigo che la terrà per sei anni.
La Saturnina Fanny sotto il suo comando diventò famosa per un paio di viaggi in tempi record.
La gemella Australia non fu da meno ed effettuò traversate notevoli.
Nel 1914 l’Italia entra in guerra e tutto il naviglio velico viene usato nei pericolosi viaggi dal Nord America ai nostri porti.
La minaccia dei sottomarini tedeschi incombeva ovunque ma soprattutto nelle rotte fra Gibilterra ed il Golfo Ligure.
Ad uno ad uno i grandi ed inermi velieri venivano catturati ed affondati senza pietà.
Il 22 maggio del 1916 ed il 24 giugno dello stesso anno si concluse nell’olocausto supremo la saga della Saturnina Fanny e dell’Australia.
Il caso ha voluto l’affondamento per entrambe nello stesso luogo,a poche miglia al largo di Barcellona.
Nate insieme e vissute sempre assieme le due sorelle non avevano voluto separarsi nemmeno nella morte.
Anche le navi hanno un’anima, un destino, forse una sorella aveva dai tenebrosi abissi del Mediterraneo, chiamato a se l’altra, nell’eterno riposo.

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