La regolazione delle vele con vento medio

Prima di parlare della regolazione delle vele con vento medio, bisogna cercare in primo luogo di definire l’intervallo in cui parliamo di vento medio-leggero in termini di numeri e quindi di facile comprensione per tutti.
Si parla di venti moderati o medio leggeri quando questi sono sufficienti a far sì che tutto l’equipaggio di bolina sia seduto in battagliola sopravvento.
Per alcune barche questo significa otto nodi di intensità di vento, per altri ne saranno necessari almeno undici.
Le regolazioni cominciano a diventare un gioco di scambio.
La barca sarà regolata per sviluppare la massima potenza e, a seconda delle necessità contingenti, si toglierà da una parte per prendere dall’altra.
La randa sarà cazzata di scotta e di carrello (o trasto) in modo che il boma sia sulla linea longitudinale della barca.
L’angolo di attacco della vela sarà gestito dal timoniere, il randista regolerà la forma della vela intervenendo su profondità (posizione del grasso) e svergolamento, i segnavento sulla balumina della vela sventoleranno per la maggior parte del tempo, con quello più in alto che di tanto in tanto stallerà.
Il fiocco sarà cazzato e potrebbe provocare un minimo di “rifiuto” sulla randa.
Questo sarà il punto di partenza .
Di qui in poi cominceranno le regolazioni di “fino”.
Se il vento aumenta, smagriremo la forma della vela e aumenteremo lo svergolamento diminuendo la potenza.
Al contrario, la vela sarà ingrassata e lo svergolamento diminuito, quando le condizioni di vento (in calo) richiederanno maggiore potenza per la conduzione della barca.
In tutto questo gioco senza fine vissuto sui due fronti di randa e genoa (o fiocco), l’equipaggio svolge un ruolo determinante sia perchè inpiegato e dunque impegnato nella regolazione delle vele, sia perchè spostandosi sopra o sottovento, verso prua o verso poppa, a seconda delle necessità, contribuisce a variare l’assetto della barca e di conseguenza le sue regolazioni.
Altro elemento, altra variabile da tenere in considerazione e che influenza le regolazioni delle vele è lo stato del mare.
Mare piatto richiede minor potenza e offre maggiori possibilità di stringere l’angolo di bolina a parità di intensità del vento.
Con onda, soprattutto se corta e profonda, la regolazione sarà differente.
Sia il fiocco (per primo) che la randa saranno più “potenti” per offrire alla barca tutta la forza necessaria per avanzare pur se in presenza di un ostacolo in più.
Sempre in situazioni di vento medio-leggero, anche l’uscita da una virata è un momento particolarmente delicato, momento in cui in un primo tempo la barca avrà bisogno di potenza in più per ripartire.
Una volta raggiunta nuovamente la velocità target , l’equipaggio interverrà nuovamente sulle regolazioni per riequilibrare il complesso rapporto tra potenza, avanzamento e sbandamento.

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