Ormai sempre più barche di nuova costruzione montano la randa completamente steccata con la balumina molto allunata, e pensare che fino a qualche anno fa si continuava ad usare e preferire la tradizionale “randa Marconi” dotata di modesto allunamento e stecche abbastanza corte. Non bastava vedere che sui catamarani e trimarani la resa e/o i vantaggi di una randa completamente steccata era nettamente superiore, si è dovuto aspettare l’impiego nelle regate in una “abbastanza” recente coppa America per far sì che venne conosciuta dal grande pubblico. Si dice che alcuni velai hanno fatto apposta a non considerare la randa “full batten” perchè difficile da lavorare, certo è che le regolazioni di fino su una randa completamente steccata non si possono fare. Comunque i vantaggi sono evidenti, primo fra tutti la migliore portanza, data dal miglior profilo aerodinamico, che si nota soprattutto con le arie leggere. Con vento sostenuto si deforma di meno impedendo che la vela aumenti la concavità con conseguente aumento dello sbandamento e risultando più stabile. Maggiore durata del materiale, praticamente la randa non fileggia quasi mai. Si può aumentare la superficie velica (della randa) senza aumentare la lunghezza del boma e dell’albero. Per ultimo c’è anche un vantaggio di praticità nella manovra di ammainata, soprattutto se sul boma si hanno montati i lazy jack o(bag), la randa steccata viene convogliata in basso più facilmente senza correre il rischio di incattivarsi con le stesse cimette ed in più si raccoglie meglio sul boma. Per contro bisogna rilevare che una randa steccata costa di più di una randa tradizionale (forse mediamente un 20%). Mentre nelle andature portanti bisogna fare molta attenzione che le stecche non tocchino sia le crocette che le sartie perchè se sollecitate possono assumere una curvatura “rovescia” che peggiora il profilo aerodinamico della vela e rischia di provocarne la rottura.