La randa gonfiabile

La randa gonfiabile è uno dei tentativi più recenti di sostituire le vele tradizionali con una vela con l’ala rigida.
In questo caso non è proprio una vela rigida bensì un involucro a forma di ala rigida gonfiato ad una determinata pressione (come un gommone), con la differenza che la pressione viene “mantenuta” da due ventole che lavorano costantemente.
Questa “invenzione” è stata ideata da due ingenieri svizzeri, Laurent de Kalbermatten ed Edouard Kessi, che hanno fatto le prove nel lago di Ginevra.
La randa per rimanere “armata” ha bisogno di un albero interno telescopico, mentre all’esterno non compaiono stralli di nessun tipo.
Sicuramente questo prototipo è ancora allo stato sperimentale, in quanto presenta diversi problemi di instabilità soprattutto laterale.
Al momento non sono previsti “cavi” per far si che la vela sia più stabile ancorandola allo scafo, infatti nonostante ci sia all’interno l’albero telescopico la vela non ha quella rigidità tale da reggere i movimenti dello scafo, facendo sì che quando la barca salta sulle onde (anche quelle piccole) la randa comincia ad agitarsi lateralmente rompendo lo scorrimento laminare del vento sulla vela con conseguente perdita di portanza.
Per non parlare se accidentalmente si fa un buco nella vela … oppure viene a mancare l’energia per far azionare le ventole, questa si sgonfia come il pallone di una mongolfiera!
Al momento faccio fatica a pensare ad un utilizzo di questa invenzione nell’ambito del diporto, forse avrebbe piu senso investire il tempo nel costruire una randa con vari pannelli sovrapponibili “rigidi” abbinati ad un albero telescopico.
Alla fine l’unico grande vantaggio di una soluzione di questo tipo è l’albero telescopico che ti permette ,una volta ammainata la randa, di ammainarlo riducendo l’ingombro dello stesso.
Io comunque preferirei un bel albero in alluminio abbattibile come sul Haber 660 .

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