La navigazione notturna

La navigazione notturna è più interessante rispetto alla navigazione diurna. Navigando di notte si impara ad affinare i sensi e a conoscere meglio la barca su cui si naviga. Si impara a mettere in pratica, ad esempio, quello che si è studiato per ottenere la patente nautica. Ci sono le luci delle navi, le luci della costa, i fari e i fanali, diventa divertente ripassare gli esercizi di navigazione. Durante la navigazione notturna si riesce a creare quel feeling con la barca, con il mare e con le vele difficilmente raggiungibile navigando di giorno. Un bel esercizio è quello di spegnere tutti gli strumenti di bordo (non le luci chiaramente) e navigare con il solo ausilio della bussola. Stando al timone con un occhio alla bussola e uno a ciò che ci circonda si risvegliano in noi le abitudini che si sono assopite, come leggere i segnali della natura. Spegnere gli strumenti e navigare contando solo sui sensi è anche un modo per affinare le nostre qualità di marinaio velista. La navigazione notturna ci permette di imparare a cogliere i segnali del tempo che cambia, il vento che gira, la nuvola che diventa via via più grande. Ci si accorge, nonostante il buio, quanto siano molto visibili le vele. Quante volte ho sentito dire: sarò in grado di rientrare in porto senza l’aiuto dell’elettronica di bordo? Bene , se riuscite a rientrare di notte in porto senza l’ausilio dell’elettronica utilizzando la bussola, le carte, l’eventuale binocolo e non vi fate trarre in inganno dalle luci della costa, consideratevi dei buoni marinai. D’estate è meglio navigare di sera, infatti dopo il tramonto, si leva la brezza di terra che ti permette di andare molto bene a vela, meglio che di giorno quando oltretutto c’è il sole cocente che ti da fastidio.

Una risposta a “La navigazione notturna”

  1. navigare di notte è una esperienza indimenticabile, soprattutto per marinai come me che sono alle prime armi.

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