Fram

Il Fram è un veliero a tre alberi con una superficie velica di 557 metri quadrati.
Dotato di motore ausiliario da 220 cavalli in grado di navigare ad una velocità di crociera intorno ai 7 nodi, lungo 39 metri e largo poco meno di 11 metri con una stazza di circa 400 tonnellate ed un pescaggio molto ridotto.
Il timone e l’elica sono disegnati per essere facilmente retraibili.
Il Fram fù costruito nel cantiere di Archer a Larwik su progetto dell’architetto navale Colin Archer su ordine dell’esploratore Fridfjof Nansen per navigare nell’artico.
Il progetto e la costruzione del Fram “fù unico e particolare”, infatti l’idea di Nansen era di realizzare un veliero capace di sopravvivere alla pressione, non grazie all’utilizzo della pura forza di resistenza, ma con uno scafo costruito per permettere di sfruttare il movimento dei ghiacci per salire sul pack e quindi di galleggiare sul mare ghiacciato.
La più importante caratteristica esterna del veliero fu lo scafo arrotondato, progettato in modo da non offrire appigli al ghiaccio.
Poppa, prua e chiglia furono arrotondate,cosi come i fianchi, in modo da impedire allo scafo di rimanere imprigionato quando il mare si trasforma in ghiaccio.
Gli interni sono anch’essi “particolari”, infatti gli alloggi sono pensati per resistere alle basse temperature utilizzando una particolare coibentazione.
Il Fram,probabilmente, è l’imbarcazione in legno più resistente che sia mai stata costruita.
Lo scafo fu ricoperto dal chlorocandium rodiesi sudamericano, il legno più duro disponibile.
I tre strati di legno che formavano lo scafo avevano uno spessore di circa 70 centimetri, che raggiungevano i 135 centimetri sulla prua ulteriormente protetta da un palo di ferro sporgente.
L’intero scafo era rinforzato con bretelle e travi.
Il varo avvenne il 6 ottobre del 1892, dopo varie spedizioni il Fram rimase inutilizzato dal 1912 sino agli anni venti quando Lars Christensen insieme ad un gruppo di appassionati iniziarono a raccogliere fondi per una sua conservazione.
Nel 1935 il veliero venne trasportato nel “Museo Fram” dove si trova tutt’ora.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *