Cunningham

Il cunningham è una manovra corrente introdotta su alcune barche da regata intorno agli anni settanta, di solito viene usato per la randa ma non è raro vederlo anche sui fiocchi soprattutto delle derive come lo snipe (beccaccino ). Una volta un anziano velista mi trovò da dire perchè chiamavo questa manovra con un termine in inglese e non in italiano, gli risposi che per me era più facile chiamarlo cunningham piuttosto che borosa del punto di mura. Lo scopo di questa manovra è quello di aumentare la tensione della relinga di una vela, nel caso della randa di riportare il grasso verso prua con l’aumentare della curvatura dell’albero. Una volta al posto del cunningham c’era il carica basso,che aveva la mansione di abbassare il boma, una volta che la randa era issata, per tesare la ralinga della vela. Scomparendo l’uso della rotaia a favore del punto fisso, sull’albero, il carica basso è andato in pensione. Il cunningham sulla randa ,di solito, è costituito da una cimetta di prestirato data volta alla trozza, passata attraverso una redancia applicata alla vela, a circa una ventina di centimetri al di sopra della mura e rinviata quindi alla base dell’albero ad uno strozzatore o ad una piccola bitta. Il cunningham si regola soprattutto, aumentando la tensione, in bolina quando aumenta il vento per regolare la forma della vela alle nuove condizioni. Alle andature portanti invece deve essere lascato per favorire lo spostamento del centro di spinta della vela e ridare tessuto alla randa per il conseguente raddrizzamento dell’albero. Un grande vantaggio di questa manovra sta nell’uso, infatti si può cazzare tranquillamente anche con la vela sotto carico, senza nessuna necessità di lascare preventivamente la scotta, e quindi senza perdere velocità e prua sull’andatura di bolina, e si può regolare con continuità soprattutto quando il vento è rafficato. Aumentando la tensione del cunningham (si sposta il grasso della randa ) si contribuisce a spostare in avanti il centro velico aerodinamico contrastando la tendenza orziera dello scafo a causa dell’aumento dell’inclinazione dovuta al rinfrescare del vento. Questa manovra insieme alle altre regolazioni contribuisce a mantenere sotto attento controllo il delicato equilibrio della barca in navigazione con vento sostenuto.

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