Belem

La Belem è uno dei pochi brigantini a vela ancora naviganti nel mondo.
La Belem è lunga 50,96 metri che fuori tutto diventano 58 metri,larga poco meno di 9 metri, ha un peso di circa 530 tonnellate con un pescaggio di circa 5 metri.
Nasce nel 1896 in Francia, nel cantiere di Dubigeon di Chantemay -sur- Loire, come nave da carico in acciaio con alberatura in legno (brigantino a palo con tre alberi), l’albero maestro, al galleggiamento, era alto circa 35 metri.
Il suo armatore, Fernand Crovan, le mise il nome della cittadina brasiliana dove aveva fondato una società commerciale all’inizio del 1800.
La vita della Belem è stata costellata di eventi sfortunati, come il grosso incendio a bordo avvenuto in Brasile e la scampata erruzione del vulcano Pelèe in Martinica (anno 1902) che, in poco meno di due minuti, distrusse la città e tutte le navi presenti in porto.
Fino al 1914 la Belem è passata di mano tre volte a tre armatori diversi.
Nel 1914 venne acquistata dal Duca di Westminster.
Il Duca fece trasformare il veliero da nave da carico a nave da crociera.
I lavori più importanti furono il posizionamento di due motori svedesi con le relative eliche e la parte bassa degli alberi che fù sostituita con pali di acciaio.
La stiva venne divisa, da un lato furono costruiti gli alloggi per 40 passeggeri e dall’altro ai piedi dell’albero maestro fù ricavato un salone per le cerimonie.
Gli alloggi dell’equipaggio furono sistemati sotto il ponte di prua.
Nel 1921 fù acquistata dal produttore di birra Ernest Arthur Guinnes.
Alla nave venne cambiato il nome in Fantome II.
Rimase di proprietà del Sig. Guinnes per circa 30 anni che la utilizzò come sede di lavoro infatti ricavò il suo ufficio al posto dell’attuale quadrato ufficiali.
Nello stesso tempo la utilizzò per fare crociere intorno al mondo e partecipò a diverse regate.
Durante la seconda guerra mondiale venne messa in disarmo,presso l’isola di Wight, nel porto di Cowes.
La nave fù utilizzata come quartier generale delle motovedette dalle forze armate francesi libere.
A causa di un bombardamento perse vele e pennoni rimanendo parzialmente distrutta.
Nel 1951 venne acquistata dal conte Vittorio Cini per l’omonima fondazione e portata a Venezia.
Dopo vari lavori di restauro, tra cui la modifica dell’armo, venne messa in condizione di navigare e di ospitare una sessantina di apprendisti marinai.
Da quel momento prese il nome di Giorgio Cini, figlio del conte, morto in un incidente aereo.
Nel 1967 il veliero smise di navigare in quanto aveva bisogno di manutenzione.
Nel 1972 viene regalato all’Arma dei Carabinieri, ma a causa di mancanza di fondi viene ceduta ai cantieri navali di Venezia.
Mentre si procede coi lavori di restauro, (vengono sistemati 2 motori fiat diesel da 600 cavalli complessivi con due eliche a 4 pale,la superficie velica è di circa 1200 metri quadrati divisi in 22 vele) la nave viene visitata dal dottor Luke Olivier Grosse un francese appassionato di vela, che csualmente vede a prua i segni del precedente nome : Belem, essendo un veliero nato nei cantieri di Nantes, si impegnò per farlo tornare a casa.
Nel 1979 il dottor Grosse con l’aiuto di Jerome Pichard (delegato di alcune banche francesi) e l’Associazione per la conservazione di antiche navi francesi, acquista la nave.
La Belem, da quel momento, diventa di proprietà della marina francese e riprende a navigare sino ai nostri giorni.
Grazie alla suo modo particolare di solcare le onde del mare viene soprannominata l’Oiseau de l’Atlantic.
Nel 1980 nasce la fondazione Belem con lo scopo di trasformare il veliero in nave scuola aperta a tutti.

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