Avarie a bordo

Quando si naviga su una barca a vela, nonostante la prudenza e la consapevolezza delle proprie capacità, capita di essere vittima di rotture o avarie di vario tipo.
Uno studio realizzato da una rivista Francese ha preso in esame un determinato numero di barche a vela (poco meno di trecento) che hanno preso parte ad una traversata quasi competitiva da Gran Canaria a Santa Lucia.
Queste barche, quasi tutte da crociera, hanno percorso circa tremila miglia nell’Atlantico trovando condizioni non sempre favorevoli.
Un determinato numero di imbarcazioni hanno avuto avarie durante la traversata.
Nella maggior parte dei casi i guasti hanno riguardato: le vele 22%, le manovre correnti 16%, i tangoni 12%, le manovre fisse 10%, il sistema elettrico 9%, l’autopilota 6% ed i timoni 6%.
Una particolarità sono state le avarie al motore ben il 14% (in caso di cippa si poteva usare il motore !!).
Questo studio ci aiuta a capire di quanti e quali rischi possiamo andare in contro quando stiamo navigando in crociera.
Certo non faremo tremila miglia in un colpo solo, comunque sono statistiche che fanno ragionare.
Sarebbe stato interessante sapere la gravità di ciascuna avaria, in quanto un conto è se si strappa una vela un altro ben più grave se si strappa una sartia.
Quando si danneggia il sartiame (sartia, arridatoio,strallo, volante e paterazzo) il rischio maggiore è quello del disalberamento infatti il più delle volte l’albero si spezza.
Quando si rompe una sartia (sempre quella sopravvento) bisognerebbe, ad esempio, riuscire a mettersi sulle altre mure tenendo un andatura al traverso facendo attenzione a non strambare quindi sistemare una sartia di “fortuna”.
Invece se a saltare è lo strallo bisogna mettersi con l’andatura di poppa e prendere una drizza di rispetto assicurandola, magari con un grillo, alla ferramenta di prua. stralletto
Se salta il paterazzo o una volante bisogna mettersi prua al vento,ammainare il genoa o fiocco che sia e cazzare a ferro la scotta della randa dopo di che se si ha l’amantiglio lo si fissa più a poppa possibile, altrimenti si sistema una scotta di fortuna all’altezza delle crocette fissandola ad un punto il più a poppa possibile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *