Albero passante o poggiato in coperta

E’ meglio l’albero passante oppure poggiato in coperta ? Difficile dirlo, la prima cosa che mi viene in mente è che tipo di barca voglio, se ho bisogno di una barca performante perchè ho intenzione di fare delle regate costiere, l’albero passante è la soluzione migliore. L’albero passante è solitamente più leggero ,diminuisce lo sbandamento, ha una grande solidità con la barca in quanto collegato direttamente allo scafo “strutturale”, si presta molto alle regolazioni longitudinali ed essendo meno rigido si può regolare la sua curvatura in base alle condizioni del vento. E’ facile trovarlo anche rastremato. I primi alberi poggiati in coperta risalgono intorno agli anni cinquanta più per un fatto commerciale che tecnico. Infatti l’albero diventava più corto, meglio gestibile per armarlo e disarmarlo, veniva garantita l’impermeabilità della coperta essendo stata eliminata la mastra con la sua copertura, sempre difficile da rendere stagna per impedire che l’acqua entri all’interno. Di conseguenza anche gli interni risultavano migliorati, anche se il più delle volte era necessario un puntello all’interno per scaricare sullo scafo la forte pressione esercitata dall’albero sulla scassa che era stata trasferita in coperta. Sicuramente l’albero poggiato in coperta aumenta la propensione al “pompaggio” in presenza di beccheggio navigando di bolina con mare mosso, cioè al flettersi alternativamente in avanti e indietro per l’inerzia del peso dell’albero a cui era venuto a mancare il sostegno della mastra. Per quanto riguarda la sicurezza, forse, quello poggiato in coperta in caso di capovolgimento totale della barca nel mare in tempesta e perdita dell’albero, potrebbe avere meno danni se non altro perchè la tuga sarebbe molto meno sollecitata. Molte barche a vela oceaniche hanno l’albero poggiato in coperta, sarà un caso?

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